Nel Centro Nazionale di Eccellenza in Oftalmologia dell'Università "G. d'Annunzio" di Chieti-Pescara , ASL di Chieti, è stata istituita e certificata la Scuola Italiana di Chirurgia Robotica in Oftalmologia, unica struttura pubblica italiana all'avanguardia per tecnologie e competenza nella chirurgia robotica in Oftalmologia.
Un riconoscimento di alto prestigio che la Società Oftalmologica Italiana ha certificato in Abruzzo dopo aver riconosciuto, già nel dicembre 2012, il Centro di Eccellenza diretto dal Prof. Leonardo Mastropasqua come Centro Nazionale di Alta Tecnologia (CNAT). La Scuola Italiana di Chirurgia Robotica in Oftalmologia sarà inaugurata venerdi 23 maggio, a partire dalle ore 15.00, in collegamento via satellite trasmesso in diretta dalle sale operatorie del Centro Nazionale di Alta Tecnologia dell'Ospedale Clinicizzato di Chieti.
Quattromila oculisti riuniti al Centro Congressi Fiera di Milano per il Congresso Internazionale della Società Oftalmologica Italiana, assisteranno agli interventi eseguiti dal Prof. Leonardo Mastropasqua, Direttore della Scuola Italiana di Chirurgia Robotica in Oftalmologia.
Il Centro Nazionale di Eccellenza è stato pioniere nella chirurgia robotica avendo effettuato il primo trapianto di cornea in Italia nel 2006, pubblicando i dati sull'American Journal of Ophthalmology nel 2008. Oggi è l'unico Centro pubblico Italiano ad effettuare interventi sul cristallino con l'utilizzo del robot (femocataract).
La chirurgia robotica è ormai il vero avanzamento in oculistica. La precisione del femtolaser, un bisturi luce indirizzato da un robot computerizzato e gestito dal chirurgo, consente tagli e disegni chirurgici di una precisione impossibile da ottenere con la sola mano umana e con il comune bisturi.
I brillanti risultati raggiungibili con la chirurgia robotica, sono legati ai ridotti tempi di recupero ed al miglioramento della qualità della visione. Oggi i pazienti sono a ragione molto esigenti e chiedono sicurezza, tempi di recupero veloci ed indipendenza dagli occhiali.
Nella Chirurgia refrattiva (miopia, ipermetropia, astigmatismo, presbiopia), i risultati appaiono strabilianti anche su difetti molto elevati perché effettuati con tecniche personalizzate, dal momento che non è più ipotizzabile usare la stessa tecnica per tutti i pazienti.
La robotica consente di utilizzare con estrema precisione, nei pazienti operati di cataratta, lenti multifocali toriche che rendono possibile tornare a vedere per lontano e per vicino senza l'uso di occhiali. Nel cheratocono l'uso degli anelli intracorneali montati con il femtolaser, appiattendo la cornea, migliorano la qualità della visione nei pazienti che non riescono più a portare lenti a contatto. Il laser navigato (gestito da un computer e non più manuale) ha aperto una nuova era nella cura delle malattie retiniche. Nelle patologie della retina ed in particolare nella retinopatia diabetica e nelle maculopatie si ottengono risultati di precisione assoluta perché viene trattata soltanto la retina malata, risparmiando i tessuti sani. La chirurgia robotica è sinonimo di grande sicurezza e migliore qualità della vista e della vita. La figura del chirurgo resta fondamentale ma si arricchisce di ruoli e tecniche più complessi.. Bisogna preparare chirurghi con una mentalità nuova, aperta e figure capaci di gestire la rivoluzione tecnologica in continua evoluzione. Ecco l'importanza della Scuola Italiana di chirurgia robotica istituita nell'Ospedale Clinicizzato dell'Università "G. d'Annunzio" e frequentata da giovani provenienti da tutta Italia. Una Scuola che, grazie alle modernissime dotazioni tecnologiche e professionali di cui è dotata, formerà i chirurghi del futuro.